
L’ombra di Stalin: il film che racconta la verità sul regime sovietico

L’ombra di Stalin è un film del 2019 diretto da Agnieszka Holland, basato sulla storia vera del giornalista gallese Gareth Jones, che nel 1933 scoprì e denunciò la terribile carestia in Ucraina provocata da Stalin. Il film è un dramma storico che mette in luce il coraggio e la determinazione di Jones, ma anche le difficoltà e le minacce che dovette affrontare per far emergere la verità .
Il film si apre con Jones (James Norton), un giovane e brillante esperto di questioni internazionali, che lavora come consulente del primo ministro britannico David Lloyd George. Jones è incuriosito dai progressi industriali dell’Unione Sovietica sotto la guida di Stalin, e decide di andare a Mosca per intervistare il leader comunista. Qui incontra la giornalista americana Ada Brooks (Vanessa Kirby), che gli apre gli occhi sulla realtà del regime sovietico, oppressivo e corrotto.
Jones riesce a eludere la sorveglianza delle autorità sovietiche e a viaggiare clandestinamente attraverso l’Ucraina, il granaio di Stalin, da cui i giornalisti vengono tenuti lontani. Qui scopre una situazione drammatica: milioni di persone stanno morendo di fame, a causa della collettivizzazione forzata delle terre e della confisca dei raccolti da parte del governo. Jones è testimone di scene di orrore e disperazione, che lo segneranno profondamente.
Tornato a Londra, Jones pubblica nel 1933 un articolo sugli orrori di cui è stato testimone, ma si scontra con la propaganda sovietica nel Regno Unito e negli Stati Uniti, sostenuta dal giornalista americano Walter Duranty (Peter Sarsgaard), vincitore del Premio Pulitzer e corrispondente del New York Times da Mosca. Duranty nega l’esistenza della carestia e accusa Jones di essere un bugiardo e un agente fascista. Jones è perseguitato dai servizi segreti russi e isolato dai suoi colleghi, ma non si arrende alla sua missione di informare il mondo.
Il film mostra anche come Jones abbia ispirato il giovane George Orwell (Joseph Mawle) nel suo celebre libro La fattoria degli animali, una satira allegorica del totalitarismo sovietico. Orwell appare come un personaggio secondario nel film, che lo segue nella sua esperienza come volontario nella guerra civile spagnola e nella sua scrittura del romanzo.
L’ombra di Stalin è un film che denuncia le atrocità commesse da Stalin in Ucraina, una tragedia storica spesso dimenticata o ignorata. Il film rende omaggio al coraggio e all’integrità di Gareth Jones, un giornalista che ha sacrificato la sua vita per la verità . Il film è anche una riflessione sul ruolo e sulla responsabilità dei media nel rapportarsi ai fatti e alle fonti.
L’ombra di Stalin è un film che ha ricevuto numerosi riconoscimenti e apprezzamenti dalla critica e dal pubblico. Il film è stato presentato in concorso alla 69° edizione del Festival del cinema di Berlino, dove ha vinto il Premio Alfred Bauer per l’innovazione cinematografica. Il film è stato anche candidato a diversi premi internazionali, tra cui il Golden Globe per il miglior film straniero e il BAFTA per il miglior film britannico.
L’ombra di Stalin è un film che non lascia indifferenti, che colpisce per la sua forza narrativa e visiva, per la sua ricostruzione storica e per le sue interpretazioni. James Norton offre una performance intensa e credibile nel ruolo di Gareth Jones, un eroe dimenticato della storia. Vanessa Kirby è convincente nel ruolo di Ada Brooks, una donna forte e indipendente che cerca di fare giornalismo in un ambiente ostile. Peter Sarsgaard è perfido e ambiguo nel ruolo di Walter Duranty, un giornalista corrotto e complice di Stalin.
L’ombra di Stalin è un film che merita di essere visto, che ci fa riflettere sulla storia e sull’attualità , che ci fa apprezzare il valore della verità e della libertà . Un film che ci ricorda il sacrificio di Gareth Jones e di tutti i giornalisti che hanno pagato con la vita il loro impegno professionale e umano.
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